Decoro Urbano. Serve un maggiore impegno
10 novembre 2016
Abbiamo iniziato a parlare di decoro urbano i primi di settembre . Giunti alla prima decade di novembre poco è cambiato, molti, troppi dei disservizi segnalati sono ancora irrisolti.
I disservizi a suo tempo segnalati sono certamente la conseguenza di comportamenti incivili, ma la loro costante presenza deriva altrettanto certamente da una scarsa ed inefficiente manutenzione e pulizia ordinaria.
Per arginare il fenomeno del degrado non sono sufficienti i comunicati stampa ed alcune multe. Rimuovere i sacchetti di immondizia e punire chi li abbandona è affrontare solo una parte del problema, resta il degrado che nasce da ciò che viene abbandonato giorno e notte lungo vie e parchi e non viene raccolto, dalle erbacce che nascono rigogliose ai bordi delle strade e che non vengono estirpate, dalla presenza sui marciapiedi dei secchioni della raccolta differenziata usati dagli esercizi commerciali, dalle scritte sui muri, ….
A chi ha il compito di vigilare e programmare le opportune contro misure, suggeriamo di fare una passeggiata per la città anche se limitata ad alcune zone; in P.za Nassiriya dove certamente troverà, nei parcheggi accanto all’Ufficio Postale, lattine, bottiglie e buste abbandonate, un WC trasportabile ribaltato [speriamo non abbia riversato nel terreno liquidi strani] , potrà anche verificare lo stato della zona verde accanto ai vecchi lavatoi, e risalendo verso P.za Di Vittorio constatare lo stato di abbandono della scalinata cosparsa costantemente di rifiuti e bottiglie rotte ; una visita alla scuola Gianni Rodari sarà utile per accertarsi dello stato del triangolo verde di fronte alla scuola, della presenza di erbacce nei dintorni e di come è stato “decorato” un raccoglitore di indumenti usati presente nel parcheggio.
Se poi, sempre chi ha il compito di vigilare e programmare, avrà modo di passeggiare anche per le vie secondarie del quartiere, dove vivono la maggior parte dei cittadini, si renderà conto qui la manutenzione e la pulizia ordinaria dell’ambiente sembra essere veramente assente.
Desta quantomeno perplessità che la nostra Amministrazione Comunale, mentre riesce a farsi carico della pulizia e del decoro delle forre del ponte di Terrano, non riesca a mantenere il decoro del centro abitato.
Severino, il carbonaio messo al posto del Marchese del Grillo, avrebbe ancora più ragione di esclamare “ a Ricciò ma che succede, nun ce stò a capi un C….”
|